Martedì 30 maggio, presso l’Auditorium di Confindustria Bergamo, si è tenuto l’evento conclusivo della prima edizione di “Legami CoValenti: dalla scuola all’impresa e ritorno”.
Durante la mattinata, sono state ben sei le classi che hanno presentato i propri lavori basati sulle esperienze con diverse aziende del territorio, tra cui anche un istituto pugliese gemellato con l’Istituto Natta di Bergamo.
Dopo l’intervento del vicepresidente di Confindustria Bergamo con delega Education è intervenuta Mariella Giannattasio, presidente del Gruppo Chimici e CEO & CFO di Iterchimica, la quale, dopo aver dato il benvenuto ha evidenziato l’importanza che hanno le aziende nel creare valore sociale sul territorio: i ragazzi sono il nostro futuro ed è essenziale creare legami tra le imprese e gli istituti scolastici.
La prima classe coinvolta nel progetto con noi è la classe III AC dell’ITI Marconi di Dalmine con l’intervento “T.O.P. Technologies of Production”. Dopo aver parlato della visita in azienda dell’8 marzo scorso, gli studenti hanno approfondito il tema del grafene applicandolo anche ad altri progetti quali la cella fotoelettrochimica al grafene e le pile in alluminio e grafene.
La seconda classe, invece, la III CCM dell’ISIS Natta ha presentato l’intervento “Asfalti Riciclabili”. Gli alunni, dopo aver sottolineato l’importanza del recupero delle vecchie pavimentazioni, hanno descritto le varie prove effettuate nei laboratori.



Elisa Bertuletti, Direttore R&D di Iterchimica, ha commentato in modo estremamente positivo entrambi i lavori: tutti gli studenti hanno dimostrato di aver colto l’importanza dei temi di riciclabilità ed economia circolare, ispirandosi al nostro esempio per dare vita a delle progettualità completamente differenti ma che prevedono l’applicazione del grafene.
Alla fine delle presentazioni anche i presidi delle scuole hanno dato il loro parere in merito all’esperienza: hanno ribadito l’importanza del curricolo territoriale che per gli istituti tecnici è essenziale poiché, non basta solo la teoria, ma è necessario passare anche alla pratica, confrontandosi con realtà che effettivamente saranno quelle dove poi troveranno impiego.
Speriamo che questa iniziativa venga portata avanti da Confindustria anche negli anni a venire e che tante altre imprese del territorio si mettano in gioco proprio come abbiamo fatto noi in questi mesi.
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