Il Fascicolo di Luglio 2021 (7/2021) di leStrade racconta gli sviluppi e i risultati del progetto Ecopave, una ricerca durata sei anni finanziata dal POR FESR 2014-2020 di Regione Lombardia.

Il progetto Ecopave ha consentito di sviluppare un supermodificante polimerico chiamato Gipave® contenente grafene e una specifica tipologia di plastica dura da recupero.

Il progetto ha visto il coinvolgimento di 50 specialisti, di cui 20 di età inferiore ai 35 anni e 19 donne. Capofila è stata Iterchimica che ha coinvolto anche G.Eco, società mista a capitale pubblico-privato compartecipata del Gruppo A2A che si occupa di raccolta differenziata, recupero e smaltimento rifiuti, Directa Plus, uno dei maggiori produttori a livello mondiale di grafene e l’Università degli Studi di Milano Bicocca (UNIMIB).

Tra i tanti obiettivi raggiunti si annovera il deposito di due brevetti, uno per il prodotto e uno per il processo produttivo. In particolare, il successo di Ecopave risiede prevalentemente nella capacità di superare i limiti del riciclaggio delle plastiche dure destinate fino a oggi al termovalorizzatore.

Ad oggi, una delle realizzazioni più importanti con la tecnologia brevettata Gipave®, con riferimento al solo strato superficiale di usura (4 cm), è sicuramente il Ponte di Genova San Giorgio (Autostrada E25), donata alla città di Genova da Iterchimica.

Nell’articolo vengono elencati anche i numerosi benefici, ambientali e non, dell’utilizzo di questa nuova tecnologia: in primis è bene sottolineare la maggiore sicurezza stradale per gli utenti dovuta alla miglior qualità delle pavimentazioni e alla riduzione degli ammaloramenti; inoltre grazie a Gipave® è possibile riciclare fino a 75 t/km di plastica dura normalmente destinata al termovalorizzatore e risparmiare l’immissione in atmosfera di 153 t/km di CO2eq.


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