I lavori di ricostruzione della pavimentazione TF-1 di Tenerife sono terminati lo scorso mese di agosto. Grazie a questo progetto la pavimentazione è stata migliorata ed è ora principalmente costituita da materiale riciclato.

È importante sottolineare che le isole Canarie, e per questo anche Tenerife, presentano un territorio frammentato dovuto alla loro orografia e al fatto che il 42% del territorio è sottoposto a norme di protezione ambientale: nelle isole Canarie sussistono delle forti limitazioni per quanto riguarda l’approvvigionamento delle materie prime necessarie per la realizzazione di grandi opere (per esempio gli aggregati).

Per questo motivo, l’autorità governativa di Tenerife (conosciuto come Cabildo di Tenerife) ha cercato una soluzione sostenibile per l’isola. Nell’anno 2021, è stata indetta una gara per la ricostruzione di alcuni tratti della strada regionale TF-1 e TF-5, includendo tra i requisiti l’utilizzo del 50% di RAP a caldo nello strato di binder.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione tra Sacyr Ingeniería e Iterchimica. Il tratto coinvolto della strada regionale TF-1 è strategico poiché va da Santa Cruz di Tenerife a Adeje, dal km 43+710 al km 80+900.

La TF-1 è una strada a traffico elevato soggetta ogni giorno al passaggio di 90.000 veicoli, in quanto connette la capitale Santa Cruz con l’aeroporto internazionale Reina Sofía e con il porto Los Cristianos, creando un punto di passaggio anche per coloro che si dirigono verso il sud dell’Isola, dove si trova il principale centro di attrazione turistica.

Con la sua proposta per la strada TF-1, Sacyr ha ottenuto il miglior punteggio tecnico nella gara. Iterchimica ha fornito il supporto tecnico del progetto. La gara prevedeva un riutilizzo della quantità di fresato pari al 50% nel binder, grazie all’impiego del rigenerante Iterlene ACF 2030.

Si tratta del primo progetto realizzato in Spagna che prevede il riutilizzo del 50% di materiale riciclato per la ricostruzione della pavimentazione. In questo caso si è trattato di un intervento di carattere correttivo ma anche preventivo, in quanto sono stati coinvolti due tratti con caratteristiche differenti: il primo presentava un deterioramento evidente mentre il secondo avrebbe potuto esserne coinvolto allo stesso modo nel breve periodo.

Il risparmio ambientale ottenuto è evidente: le emissioni di CO2eq in ambiente sono state ridotte del 28% e i consumi energetici sono stati ridotti del 30%. Inoltre, si è calcolato un risparmio economico del 24% legato al mancato impiego di nuovo materiale (bitume e aggregati), dato che l’utilizzo di materiale riciclato ha permesso un risparmio del 57% di nuovo bitume e un 63% di nuovi aggregati, se confrontato con il metodo tradizionale.

Il progetto ha riguardato la fresatura degli strati di binder e usura. Il binder è stato realizzato con il 50% di RAP mentre l’usura è stata realizzata completamente ex novo, dato che ad oggi la normativa spagnola non consente l’utilizzo di queste percentuali di RAP nello strato d’usura.

Una volta conclusa l’esperienza a Tenerife, si può affermare la necessità di favorire pratiche di riciclo e di economia circolare anche nel settore delle pavimentazioni stradali, soprattutto in territori sottoposti a norme di protezione ambientale.

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