Nell’estate 2021 Iterchimica, grazie alla collaborazione con l’Università di Cagliari, ANAS, Impresa Aurelio Porcu & Figli e l’azienda appaltatrice De Sanctis Costruzioni SpA, ha realizzato una soluzione tecnica volta a risolvere alcuni problemi che hanno interessato un tratto di pavimentazione stradale in Sardegna. La soluzione ha previsto la realizzazione di uno strato sottile di 1 cm di conglomerato bituminoso (micro-pavimentazione) contenente Gipave® che ha permesso di evitare la demolizione e la ricostruzione dello strato di binder e il conseguente consumo di materie prime.

Il lavoro ha coinvolto un tratto di oltre 5 km sull’attuale S.S. 125 di Cagliari, in particolare il 1° Lotto del tronco Tertenia – San Priamo, parte del collegamento viario da Cagliari a Tortolì. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di uno strato di fondazione di 15 cm, uno strato di sottobase in misto cementato di 15 cm, uno strato di base in misto bitumato di 8 cm, uno strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso con bitume modificato di 7 cm e uno di usura drenante di 5 cm.

La soluzione messa a punto da Iterchimica e dal Team di Ricerca è stata adottata a seguito dei problemi riscontrati durante le prove di post-produzione condotte dal laboratorio ufficiale incaricato: per quanto concerne lo strato di binder è stata evidenziata una leggera carenza di sabbie rispetto a quanto previsto dal mix design. L’analisi dei risultati, infatti, ha evidenziato che se da un lato la porosità eccessiva della miscela bituminosa non avrebbe inficiato le prestazioni meccaniche del binder, dall’altro avrebbe potuto limitare la durabilità dello strato nel lungo periodo.

Considerando piani, caditoie e livellette, si è ritenuto interessante valutare la possibilità di realizzare uno strato sottile di 1 cm di conglomerato bituminoso altamente prestazionale per assorbire e distribuire meglio il carico agli strati inferiori, riducendo la deformazione non solo dello strato di binder ma dell’intera pavimentazione. Lo strato sottile è stato anche ideato con la funzione di sigillare completamente lo strato di binder, migliorando l’impermeabilità del piano di posa del drenante.

I risultati delle verifiche condotte hanno dimostrato un generale miglioramento delle prestazioni dovuto alla presenza dello strato sottile e un netto incremento della rigidezza dello strato di binder.

La micro-pavimentazione ha consentito di ottenere benefici ambientali: ha infatti permesso di evitare la distruzione e la ricostruzione di 1.749 t/km di binder modificato, a fronte di una posa in opera di soli 250 t/km di micro-pavimentazione con supermodificante a base di grafene (Gipave®).


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